Cast & Crew
8 FEBBRAIO
Cinema Red Carpet | Monopoli | ore 19.30
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- Runtime1 hour 31 minutes
- Sound Mix
- Color
- Aspect Ratio
- 2.40 : 1
- Camera
- Arricam LT, Cooke S4 and Angenieux Optimo Lenses
- Laboratory
- Technicolor
- Film Length
- 4.888 m
- Negative Format
- 35 mm
- Cinematographic Process
- Digital Intermediate
- Printed Film Format
- 70 mm
Roma, santa e dannata, il documentario diretto da Roberto D’Agostino, Marco Giusti e Daniele Ciprì, è un suggestivo viaggio notturno nella città di Roma, luogo ricco di contraddizioni. Meravigliosa e infernale al tempo stesso, Roma svela il suo volto più intimo e sorprendente proprio quando calano le tenebre e si illumina di mille luci colorate. I suoi silenzi e i suoi rumori si fondono per esprimere al meglio il suono del mondo reale. Quando tutti si spogliano delle loro divise e svelano i loro volti autentici, mascherati di giorno dai costumi sociali. Personaggi famosi, romani di nascita o di adozione che conoscono le due facce di questa città unica al mondo, la raccontano in una notte senza filtri.
- Genres
- Release DateGennaio 13, 2023
- Languages
- Taglines
- Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit.
- Budget$93,000,000
- Opening Weekend USA$47,211,490
- Opening Weekend USA DateGennaio 4, 2020
- Gross USA$315,544,750
- Cumulative Worldwide Gross$887,832,826
Daniele Ciprì nasce a Palermo nel 1962. È regista, sceneggiatore, direttore della fotografia, montatore e docente. Alla fine degli anni ’80 in coppia con Franco Maresco crea Cinico TV, in onda su Rai 3, e gira vari film tra cui Lo zio di Brooklyn (1996), Totò che visse due volte (1999), Il ritorno di Cagliostro. Nel 2009 vince il Gold Plaque per la fotografia di “Vincere” per la regia di Marco Bellocchio, con cui si è aggiudicato anche il Davide di Donatello (2010) sempre per la miglior fotografia. Con È stato il figlio (2012) ha vinto l’Osella per il migliore contributo tecnico di Venezia, il Premio Unicef (2012), e il Globo d’Oro per la miglior regia (2013). “Salvo e Fai bei sogni” ricevono la nomination per la miglior fotografia ai David di Donatello nel 2014 e nel 2017. Con Salvo è Nastro d’Argento per la miglior fotografia (2014).
Nel 2012, decide di staccarsi da Maresco e di affrontare la sua prima regia senza la collaborazione del collega, È stato il figlio, tratto dal romanzo omonimo di Roberto Alajmo, con Toni Servillo, Giselda Volodi e Aurora Quattrocchi. Nel 2014, replica l’esperienza con la pellicola La buca, all’interno del quale mette in scena la precarietà disordinata con Sergio Castellitto e Rocco Papaleo.
Vincitore del David di Donatello 2020 per la fotografia del film “Il primo Re” di Matteo Rovere
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