Cast & Crew
In sala il regista
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- Runtime1 hour 20 minutes
- Sound Mix
- Color
- Aspect Ratio
- 2.40 : 1
- Camera
- Arricam LT, Cooke S4 and Angenieux Optimo Lenses
- Laboratory
- Technicolor
- Film Length
- 4.888 m
- Negative Format
- 35 mm
- Cinematographic Process
- Digital Intermediate
- Printed Film Format
- 70 mm
La biblioteca privata di Umberto Eco era un mondo a sé: più di 30.000 volumi di titoli contemporanei e 1.500 libri rari e antichi. Davide Ferrario, che con Umberto Eco aveva collaborato per una videoinstallazione alla Biennale Arte di Venezia un anno prima della morte dello scrittore, ha avuto accesso alla biblioteca grazie alla fattiva collaborazione della famiglia. Ne è nato un documentario che non solo descrive un luogo straordinario, ma cerca di afferrare il senso dell’idea di biblioteca in quanto “memoria del mondo”, come la definiva lo stesso Eco.
- Genres
- Release DateGennaio 1, 2023
- Languages
- Taglines
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Con Giuseppe Cederna, Niccolò Ferrero, Paolo Giangrasso, Walter Leonardi, Zoe Tavarelli, Mariella Valentini
- Budget$93,000,000
- Opening Weekend USA$47,211,490
- Opening Weekend USA DateGennaio 4, 2020
- Gross USA$315,544,750
- Cumulative Worldwide Gross$887,832,826
Regia: Davide Ferrario
Montaggio: Cristina Sardo
Fotografia: Andrea Zambelli, Andrea Zanoli
Musica: Carl Orff
Musica Originale: Fabio Barovero
Sound Designer: Vito Martinelli
Produttore Esecutivo: Ladis Zanini
Prodotto da: Davide Ferrario, Francesca Bocca
Una Presentazione: Scuola Di Scrittura Belleville
Una Produzione: Rossofuoco
In Collaborazione con: Rai Cinema
Con il sostegno di: Mic – Direzione Generale Cinema E Audiovisivo, Piemonte Doc Film Fund – Film Commission Torino Piemonte, Regione Piemonte
Distribuzione: Fandango
Paese: Italia
Anno: 2022
Durata: 80’
Nato nel 1956 a Casalmaggiore, si laurea in letteratura americana all’Università di Milano. Vive a Torino. Inizia a lavorare nel campo del cinema negli anni ’70 come critico cinematografico e saggista, avviando al contempo una società di distribuzione a cui si deve la circuitazione in Italia delle opere di Fassbinder, Wenders, Wajda e di altri registi. Lavora, in seguito, in qualità di agente italiano per alcuni registi americani indipendenti come John Sayles e Jim Jarmusch. Il suo debutto alla regia è del 1989 con La fine della notte. Dirige poi sia opere di finzione che documentari, presentati in numerosi festival internazionali, da Berlino al Sundance, da Venezia a Toronto a Locarno. Tra gli altri: Tutti giù per terra, Figli di Annibale, Guardami e i lavori realizzati con Marco Paolini. Ferrario occupa un posto singolare all’interno della scena italiana: rigorosamente indipendente, non è solo regista ma guida al contempo la propria casa di produzione, Rossofuoco. Dopo mezzanotte, realizzato con un budget molto ridotto, ha ottenuto un grande successo in Italia ed è stato venduto in tutto il mondo, così come il documentario La strada di Levi. Sono seguiti i film di finzione Tutta colpa di Giuda, La luna su Torino, Just Noise, Boys, e i documentari Piazza Garibaldi, Accademia Carrara – il museo riscoperto, La zuppa del demonio, SEXX, Cento Anni, Nuovo cinema paralitico, Umberto Eco – La biblioteca del mondo. Davide Ferrario è anche autore di romanzi: Dissolvenza al nero è stato tradotto in molte lingue e adattato per lo schermo da Oliver Parker. Nel settembre 2010 è uscito per Feltrinelli Sangue mio. È collaboratore fisso del Corriere della Sera; ha anche pubblicato un libro di fotografie a seguito della sua mostra Foto da galera (2005). Nel 2015 è stato invitato alla Biennale Arte di Venezia con una installazione originale con protagonista Umberto Eco.
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